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mercoledì 7 dicembre 2016

Step 08

La scienza del popolo

Prima della vera scienza, quella fondata sulla sperimentazione, sulle ipotesi e dimostrazioni, le persone fondavano il proprio sapere su una scienza "non realistica", quella delle credenze, delle superstizioni e dei detti popolari, che, non essendo vera, può essere completamente rigettata.

Andiamo a ricercare allora il nostro colore carminio o il rosso (colore originario) in due diverse categorie: i detti popolari, o meglio, i proverbi e le superstizioni.

Proverbi

  • Essere 'e tenta carmusina.
    Proverbio della Campania. La traduzione letteraria è: essere di tinta cremisi (rossiccia).
    Questo proverbio sta indicare le persone di malaffare o simili da cui tenersi alla larga a da cui diffidare. Esso si ricollega ai tempi dei romani, dove le prostitute erano tipiche a vestirsi di rosso, a truccarsi con il carminio e a indossare parrucche vistose di color rame.
  • Megghie na vòlete arrussì ca ciende vòlete ammerdechi.
    Proverbio della Puglia.
    "Meglio una volta rosso di rabbia che cento volte verde di bile": meglio litigare e risolvere una questione una volta per tutte che sopportare e rodersi il fegato.
  • Rosso di sera bel tempo si spera.
    Si credeva che se il sole al tramonto si tingeva di rosso e non incontrava nubi, il giorno seguente sarebbe stato sereno.
  • Tutto il rosso non son ciliegie.
    Proverbio della Toscana.
    Significato: l'apparenza inganna.

Superstizioni

  • In Grecia se due persone pronunciano la stessa parola nello stesso momento devono trovare subito qualcosa di rosso da toccare per evitare che la sfortuna si abbatta su di loro.
     
  • A Napoli il corno rosso portafortuna ('o curniciello) è l'oggetto scaramantico per eccellenza. Se una volta venivano indossati o portati dietro per poter allontanare il malocchio, adesso vengon utilizzati più o meno consapevolmente per ottenere fortuna nel gioco del lotto oppure per avere successo negli affari.
  • Centinaia di anni fa, le persone che possedevano i capelli rossi venivano considerate streghe/stregoni, in quanto i capelli rossi venivano considerati come simbolo di degenerazione morale ed eccessivo desiderio erotico. Questo tipo di pregiudizio fonda le radici nelle credenze popolari dell'Antica Roma, secondo cui coloro che toccavano persone dai capelli rossi andavano incontro a sventura.
    Non si conosce il motivo per cui è nata questo tipo di superstizione. Alcuni pensano perché il rutilismo è piuttosto raro. Altri pensano che possa derivare dal fatto che Caino e Giuda erano rappresentati con i capelli rossi,. 

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