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sabato 27 gennaio 2018

L'idea dell'amore

Sono innamorata dell'idea che avevo di lui che però, purtroppo, non corrisponde al vero lui.
Ho ancora impresso nel cuore e nei miei ricordi tutti i primi momenti, le emozioni e la felicità che governava il mio animo. Ho scoperto che lui non coincideva alla persona con cui ho passato - per adesso - i momenti più belli della mia vita.

Mi ricordo ancora del messaggio che mi aveva inviato dopo che avevamo fatto l'amore per la prima volta:"Vibrazioni e frequenze." Mi aveva catturata. Cazzo se lo aveva fatto. In un modo semplice, con pazienza e con tanta forza di volontà.

Mi ricordo anche di quella volta in cui mi aveva messo una multa sua - già pagata - sul cofano della mia macchina per farmi uno scherzo. Con dentro un bigliettino "Ci sei cascata, scema!"

Mi ricordo della volta in cui aveva preparato la vasca da bagno, acceso tutte le candele e accolto con un "Buongiorno principessa" o il giorno che mi aveva scritto, sempre con le candele, che mi amava.

Mi ricordo ogni fottuto singolo momento di quando ero felice. Felice per davvero. Potevano togliermi tutto ma non lui. Era la mia sorgente, la luce che alimentava il mio spirito.

E poi è tutto cambiato. Poi ho iniziato a vedere il suo egoismo e la sua incapacità a chiudere le porte aperte. Mi aveva delusa fortemente. Non sono più riuscita a fidarmi di lui. Anche la seconda e la terza volta che ci abbiamo riprovato non mi fidavo di lui. Gli lasciavo spazio, gli davo indipendenza ma avevo sempre le antenne alzate e attive.

Non mi sono mai sentita l'unica e l'inimitabile, mentre io avevo (e ho, sfortunatamente) ancora occhi per lui. Lo trovavo bellissimo in ogni cosa che faceva e in ogni vestito che indossava.
Ma era tutta un'idea che mi sono creata di lui.

Non c'è mai stata la persona comprensiva ed empatica che avevo conosciuto la prima volta. Un ragazzo così bello, così attraente, ambizioso che era pure perfetto nella posizione di miglior amico.

PEH. SBAGLIATO.
Non lo è più stato. Ogni mio minimo dolore diventata un peso per lui, ma non perché sentisse i sentimenti negativi che provavo io, ma perché era stressante avere una persona affianco che volesse cercare comprensione e sostegno nel proprio compagno. Quasi come se fosse una debolezza. E mi ha fatto sentire debole, insicura, come se non fossi una persona indipendente e autonoma.
A furia di sentire questi messaggi lo sono diventata. Dipendente da lui e dall'idea che aveva creato di sé stesso. Ha fatto un bel quadro. Ha disegnato bene il contorno, facendomi credere che la scena principale fosse bella quanto quella. Ma è stato l'Apocalisse.
Mi ha uccisa, schiacciata per l'ennesima volta.

Mi ha reso così insicura che penso che la mia vita non possa andare avanti senza di lui. La mia vita sentimentale, ovviamente.
Mi sono fermata e non riesco a maturare interessi per nessun altro. Faccio paragoni, sull'esteriorità, su cosa fa il nuovo ragazzo e quanto è poco intenso rispetto a quello che invece ha fatto lui.
Sono disinteressata. E indifferente agli altri. Ma non con lui. Mi sento debole ogni volta che sento che potrebbe ritornare. Ho paura di non riuscire di nuovo a dire di no. Ho paura di non trovare più nessuno. Ho paura di non innamorarmi e amare qualcuno incondizionatamente.
Ho paura di non meritarmi un amore migliore di quello che ho già ricevuto.

Ho bisogno di amarmi e di pensare di meritarmi COSE prima di poter procedere ad allargare le mie vedute. Ma non ho la più pallida idea sul come si faccia. Mi sono talmente tanto discriminata in questi anni che non so più da che parte iniziare. Faccio sport, studio, ho buonissimi amici ma... Non mi amo. Non so come fare per ritornare ad essere quella ragazza felice e spontanea di una volta..

Ho il cuore spezzato. E sono tanto stanca di donare e non ricevere mai. Ma, più che altro, a chi posso donare se non ho nessuno da amare?

martedì 16 gennaio 2018

Quota tre

Ho di nuovo sbagliato. Credevo che nella vita si imparasse dai propri errori e invece ci sono ricascata un'altra volta. Come convincersi che lui non è mai stata la persona giusta?
Non riesco a crederci. Nei miei sogni ad occhi aperti lui è lì presente, legato ancora a me, che nonostante tutto noi ritorniamo a prenderci.
Nonostante tutto...
Invece non è minimamente così. Devo convincermi una volta per tutte che ciò che ho fatto, cioè lasciarlo per disperazione, è stata la cosa più giusta da fare per me stessa. E' stato un atto d'amore.
Ma se il dolore che provo adesso è identico rispetto al dolore che provavo prima, cosa ha cambiato effettivamente il mio gesto?
Non so come fare a rimettermi su. Mi sento di essere sola nel buio delle mie speranze.
Mi hanno incatenata e illusa per ben 3 anni senza che lui alimentasse un bel cazzo di nulla.
Mi ha detto che non è in grado di amarmi, che non è in grado di fare ciò che tutti fanno se sono innamorati e allora perché io non riesco ad accettarlo? Perché continuo a non esserne convinta ma a colpevolizzarmi di non essere la persona giusta per lui?
Credevo di riuscire a cavarmela da sola nella vita, ho vissuto nella mera illusione che potessi bastarmi, ma invece ricerco in continuazione qualcuno che corrisponda il mio amore.
E quel qualcuno è lui, che amore per me non ne prova.

E' una specie di friendzone dove i limiti sono stati sorpassati già da un po'.
Mi sento come Fabio, come Vittorio, come Roberta, problematica e ancora agganciata a qualcosa che in realtà non c'è più.
Perché non vado di nuovo avanti?