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sabato 14 marzo 2020

Perché?

Perché non riesco a non pensarti? Perché penso in continuazione che c'è un ritorno che in verità non ci sarà mai? Non si trasferirà mai più in Europa, e se lo facesse, l'ultima persona che vorrebbe vedere sono io. Sono a pezzi. Vorrei immaginarmi un futuro positivo ma è come se non riuscissi a lasciare andare il passato. Non riesco a lasciarlo andare. Ma mi devo convincere della decisione che ho preso. L'ho lasciato perché non mi supportava. Perché era troppo concentrato sui suoi bisogni. Non su quelli della coppia, e nemmeno un po' sui miei. Non eravamo fatti l'un per l'altra. Ma perché continuo a dirmi che la mia unica ancora di salvezza era quella di andare in America?

Adesso è un mese che ci siamo lasciati e tutto mi pesa. Mi pesa sullo stomaco.
Lo amo ancora. Come è possibile dopo tutto quello che abbiamo passato? Amare è sempre così doloroso?

martedì 3 marzo 2020

Responsabilità

Non riesco ad accettare che mi odi.
Non lo accetto, davvero.
Ha scelto volontariamente di togliere le notifiche da tutti i miei profili, in modo che non sappia che cosa faccio. Non riesce nemmeno a guardare il mio nome. Mi odia, mi odia profondamente per quello che gli ho fatto. Non decidere di andare con lui in America. E devo prendermi le mie conseguenze e le mie responsabilità per questa mia decisione. Ma l'ho fatto per me, non l'ho fatto per lui.
L'ho fatto per potermi sanare, per poter prendere sicurezze, perché mi veniva l'ansia a prendere l'aereo e a stare così tante ore lontana da casa senza nessuno. Avevo una paura fottuta di andare là e non sapere come mettere a posto le mie cose. Però mi sento comunque afflitta dai sensi di colpa. Come se l'avessi lasciato solo a soffrire. Perché non ho creduto abbastanza in me e nella coppia per farcela. Non ci credevo abbastanza e ho avuto paura. E la paura mi ha fatto rimanere qua.
Mi sono tolta un peso? Sì, sicuramente sto meglio che vivere ogni giorno con l'idea che tra qualche mese, qualche settimana o qualche giorno sarei andata là. Eppure adesso devo vivere con i sensi di colpa di quello che ho fatto. Perché la mia paura è stata così forte da non farmi andare là? Perché penso che comunque sia, non ho fatto bene ad andare là? Perché mi lego ancora all'idea che andando là sarebbe tutto andato per il vesto giusto, pur avendo fatto la mia decisione? Perché vivo una vita di regrets piuttosto che una vita di presente e futuro? Perché continuo a torturarmi tutti i cazzo di giorni dicendomi che ho fatto male, ho sbagliato e che alla fine aveva ragione lui? Perché penso di riuscire ancora a raggiungerlo quando in realtà è tutto finito? Lui mi odia. Non mi vuole né vedere né sentire. Non mi vuole. Punto. Mi odia. Non mi ama, mi odia infinitamente e io non riesco a farmene una ragione. Mi lego ancora a questa speranza che lui torni indietro, ma lo sappiamo benissimo tutti che lui non lo farà, l'America è il suo posto, la sua vita, non lo sono io. Non rinuncerebbe mai adesso come adesso a tutto quello per cui ha lottato così tanti anni per me. Eppure queste ultime frasi di convincimento le sta scrivendo la mia testa, non il mio cuore o questa cazzo di speranza che prega che lui ritorni, una volta per tutte, mi venga a prendere, mi venga a salvare da questo mio dolore, da questa mia immobilità costante perché ho paura di vivere. Sono stanca di vedere film in cui le persone si risolvono solo perché hanno la botta di culo di avere una persona che creda in loro e che le danno una possibilità. Ma qua, nella mia vita, chi cazzo crede in me? Chi è che mi dà questa botta di culo per andare avanti? E' lui che è stata la mia botta di culo. Che mi ha trascinata ovunque. Che mi voleva salvare. Ma io non ho voluto farmi salvare. Non ho voluto. Non era portarmi in America che mi avrebbe salvato dalla mia incapacità lavorativa, dalla mia paura di morire, dalla mia ansia, non mi avrebbe salvata. Non era per me il mio modo per essere salvata. Io volevo solo che mi ascoltasse e mi stesse accanto. Non volevo che mi desse consigli, volevo solo che mi dicesse che andava tutto bene, che nonostante tutto lui sarebbe stato comunque accanto a me, qualsiasi cosa fosse capitata. E dove cazzo è lui, eh? In America, che mi odia e io sono qui, in Italia, ad ammorbarmi ogni cazzo di giorno per capire su quale treno devo mettere il mio culo. E penso che sempre sia fottutamente sempre troppo tardi. Troppo tardi. Non riesco a correre però. Ho bisogno di fermarmi. E perché allora ho questa ansia di dovermi realizzare e fare qualcosa ma non fare niente bene e comunque continuare a stare in questa cazzo di situazione di merda? PERCHE'? Perché tutti i cazzo di giorni mi odio, perché tutti i cazzo di giorni penso sempre a lui, perché tutti i cazzo di giorni non riesco ad essere minimamente felice, spronata, motivata e penso ancora che la mia ancora di salvezza è una persona che NON mi vuole vedere, MI ODIA ed è dall'altra parte del mondo?
PERCHE'?
PERCHE' NON RIESCO MAI A LIBERARMI DI UN CAZZO? NON RIESCO AD ALZARMI COME SI DEVE E REAGIRE? PERCHE' NON CE LA FACCIO?
Perché mi piango addosso? Perché penso che tutti mi odiano e alla fine lo fanno veramente? Perché non riesco ad andare avanti con la testa e vivere con il passato nel passato e con il presente nel presente? Perché mi preoccupo così tanto del futuro? Perché voglio essere viva ma allo stesso tempo ho paura di morire appena vado in un pub? Perché mi vengono questi attimi di sprontatezza quando guardo i voli per San Francisco e andare là dicendomi che in realtà non è troppo tardi? E' TUTTO TROPPO TARDI! Lo devo lasciare andare ma non ci riesco, devo capire che ho preso la mia cazzo di decisione e devo prendermi le mie responsabilità, devo alzarmi, combattere e ricordarmi che forse ce la posso fare MA NON RIESCO A FARCELA, NON CE LA FACCIO, NON CE LA STO FACENDO. Tutti vanno avanti e io sto indietro a guardare e a piangermi fottutamente addosso, VOGLIO ANDARMENE, VOGLIO ESSERE FELICE, VOGLIO NON AVERE PAURA, VOGLIO LASCIARE ANDARE, VOGLIO AMARE LIBERAMENTE SENZA NESSUNA CONDIZIONE AL CONTORNO, NON VOGLIO AVERE PIU' PAURA, NON VOGLIO AVERE PIU' PAURA, NON VOGLIO AVERE PIU' PAURA. Voglio brillare, voglio spiccare, voglio realizzarmi, voglio amare, voglio essere amata, voglio un lavoro che mi soddisfi, voglio Maya tutti i cazzo di giorni assieme me e sentirla russare, voglio i miei gatti che mi saltino addosso e farmi le fusa, voglio mia madre che mi apprezzi per quel che sono e non perché stavo per andare in America, voglio mio padre che capisca che il mio blocco è anche perché pone troppe aspettative su di me, voglio vivere, voglio vivere, VOGLIO VIVERE, non voglio essere giudicata dai miei amici perché non sono andata in America, voglio essere difesa per le cose giuste, voglio essere compresa, voglio urlare, non voglio più sentire le cazzate della gente che non sanno stare al mondo, voglio essere ascoltata, VOGLIO UN'ILLUMINAZIONE, voglio vivere, VOGLIO VIVERE, NON VOGLIO PIU' AVERE PAURA, VOGLIO VIVERE, VOGLIO ESSERE FELICE, VORREI ESSERE FELICE, VORREI ESSERE PIU' SERENA, VOGLIO RITROVARMI E NON PERDERMI PIU', NON VOGLIO PIU' SENTIRMI UN FALLIMENTO, VOGLIO ESSERE REALMENTE IMPORTANTE PER QUALCUNO MA PER LO PIU', VOGLIO PER LA PRIMA VOLTA ESSERE IMPORTANTE PER ME STESSA.
Voglio tutto, voglio niente, vorrei solo che mi lasciassi andare, che ti lasciassi andare, non voglio più sensi di colpa, vorrei solo essere matura, responsabile, decisa, e sapere come cazzo fare tutte queste cose che voglio....