Un colore selvaggio
Nel saggio "Il pensiero selvaggio" di Claude Lèvi Strauss emerge la necessità dell'uomo di categorizzare la realtà in cui vive. Gli animali, le piante, gli oggetti, ma anche l'essere umano. Allo stesso modo possiamo utilizzare tale metodologia per classificare il colore in esame, ossia il carminio.
Il carminio ha due diverse dimensioni: sentimentale e materiale.
Come abbiamo già descritto nello Step 04 il carminio, derivante dal rosso, è simbolo dell'energia vitale, sia mentale che fisica. Infatti alla visione di questo colore ci viene voglia di vincere le energie passive, ossia ciò che potrebbe creare malumore e depressione, infondendo una certo ottimismo.
Dal punto di vista fisico, esso aumenta il battito cardiaco e dunque stimola il nostro corpo accelerando i ritmi vitali.
Il carminio è il simbolo della forza di volontà.
L'oggetto che meglio rappresenta tutti questi simboli, è il sangue, il quale diventa l'oggetto base del nostro colore. Esso infatti, oltre a rivestirsi di carminio per la presenza dell'emoglobina, rappresenta il concetto dell'esistenza. E' un elemento indispensabile per la vita.
Con la perdita di questa "linfa", si pensa immediatamente alla morte.
Questi due mondi sono paralleli tra di loro: la dimensione sentimentale rappresenta il significato che noi diamo del colore carminio; dall'altra parte troviamo un oggetto inanimato di color carminio che può essere descritto dal punto di vista scientifico, ma che comunque si lega al concetto che assume il colore.
[...] Il sapere teorico non è incompatibile con il sentimento, che la conoscenza può essere contemporaneamente oggettiva e soggetiva [...]
Strauss, Il pensiero selvaggio, pagina 51 de "La logica delle classificazioni totemiche"
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